28.3.11

Educazione Sessuale Parte I

primo giorno di co-gestione. beh, poteva andare peggio.
Ma alla fine è colpa mia che mi sono tirata da sola la zappa sul piede.
Inizialmente: PANICO.
Panico perchè dovevo parlare davanti a tutti, panico perchè ero da sola, panico panico panico.
si entra in scena con due ragazzi, che io chiamo cip e ciop. Sono due angeli che mi hanno dato una mano per il gruppo. sono stati un pelino obbligati, ma dettagli. Ad essere del tutto sincera ho apprezzato di più  quel coglione di  Ciop, che è stato un po' più estroverso. ma sti cheiz, è questione di carattere. (Anche se Cip era una gran bella donna!)
però la cagata sul trifoglio poteva risparmiarsela. no eh, mi confondi i discepoli!
avevo una gran paura di essere l' unica a parlare, e un po' è stato così.
il primo gruppo l' ho letteralmente adorato: una quindicina di ragazze sveglie, simpatiche e (diciamocelo) un pò curiose.
con loro c'è stato un ottimo dialogo, mi sono uccisa dal ridere più volte e sono riuscita a dire tante cose utili o meno.
il secondo gruppo, mi ha invece fracassato le palle. una noia mostruosa. non parlavano! proprio zero, ho cercato di iniziare un discorso più e più volte, ma zero. nisba. niet.

fra le varie cose ho scoperto che sono i maschi ad imbarazzarsi di più a parlare di sesso. forse perchè quando sono privi delle loro spacconate alla "io ce l' ho lungo così" non sanno che pesci pigliare. invece ho scoperto che molte ragazzine si informano e sperimentano cosa che è molto positiva.
comunque sono un pò triste per i maschi: sono una delusione. per loro sesso equivale a infila e sfila ritmico. No! ragazzi il sesso è molto di più! fa più un bacio sul collo fatto bene e intimo di un vostro dito! vabbè, quando lo capiranno avranno 30 anni e si saranno persi un mondo.

destreggiandomi tra mestoli e domande assurde, sono sopravvissuta al mio primo giorno: evviva me.

27.3.11

Raduno di individui mentalmente instabili a.k.a LA FESTA

Treno delle 17 e 13, ce la faranno i nostri eroi?
Ecco come inizia questo week-end: con un treno.

Previously:
Il fratello di G. , C. , ci invita ad una festa di laurea a casa sua a torino. Dopo un tot. di feste, ormai io e G. pensavamo di aver visto di tutto, invece...

D. s. g. e io ci mettiamo in marcia verso la stazione centrale. arrivati alle macchinette dei biglietti evidentemente facciamo "jackpot" perchè a tutti rilascia come resto una quantità industriale di monetine da 5 cent.
che macchinetta simpatica!
il viaggio di andata procede tranquillo senza intoppi a parte una fastidiosissima vocina registrata che continuava a ripetere "Ci scusiamo per il disagio..."
Arriviamo in porta nuova già stanchi ma decisi ad avere una serata divertente.oltre a rischiare una crisi epilettica per l' uso spropositato di scritte al neon, anche il più piccolo negozietto di 3m x 3 ha una scritta di dimensioni faraoniche, rischiamo pure di perderci grazie al "favoloso" senso dell' orientamento che caratterizza G. . dio mio le scritte al neon, credo che l' 80 % dell' energia italiana sia destinata ad alimentarle. ci cibiamo di un kebab e poi saliamo da C. e i suoi 10 coinquilini, e dico 10. solo che l'ascensore del palazzo, il più vecchio di torino, decide che pesiamo troppo in quattro e incomincia a fare su e giù a muzzo. proprio a random. alla fine riusciamo ad uscire e ci dividiamo.
La casa è sempre la stessa: luci di diversi colori per la festa, mobili a caso, poster ovunque, il router attacato al muro (e attaccato al muro, vuol dire attacato al muro eh, con la supercolla!) e alcohol ovunque.
Entriamo in cucina e troviamo un cestino, tipo quelli per la plastica, pieno di sangria fatta in casa. erano, udite udite, 100 litri. e non vi pensate che sia avanzata eh, abbiamo iniziato a berla alle 21 e 15 e a mezzanotte 50 litri erano andati.
Poi c'erano alla apparenza innocenti bottiglie di coca da 2 litri, che in realtà già contenevano il rhum, perchè come dice c. "se no poi la gente bara". Una cesta in salotto, di quelle da bucato, piena di ghiaccio e bottiglie di alcohol vario, un tavolone con sopra, manco a dirlo, altro alcohol u due mini-contenitori di tacos. utili.
Già dalle 22 la musica è alta, si conversa sulle note dei remix più famosi e canzoni di vario genere. Verso la mezzanotte la gente incomincia ad entrare, all' una tocchiamo il picco delle 200 persone buone, e nel via vai almeno 300 sono entrate e uscite. Gente malata girava per la festa: M. con una tanica piena di vodka che versava direttamente in bocca alla gente. G. con una bottiglia di sambuca girava e ogni persona che incontrava la faceva bere. alla fine uno sospettoso gli ha chiesto se ci aveva sciolto dell' mdma. mi pare lecito.
nel marasma perdo di vista i miei amici e decido di isolarmi in una camera, quella di c. .
ad un certo entra d. che si siede con me, dato che ha bevuto tanto e si sente male. finisce che vomita per terra e io devo cercare c. per spiegargli come mai camera sua ha appena assunto le veci del cesso.
esco dalla camera e constato che non riuscirò mai a trovare c. , dato che c'è così tanta gente che a malapena trovo me stessa.
in salotto sulle note di "cotton eye joe" c'è qualcuno che è salito sul barile e lo usa a mo' di cubo. barile fra l'altro che è stato trovato tempo addietro dai coinquilini e rotolato fino a casa. normale eh.
le 5 ore dopo sono molto confuse.
una tipa decide che vuole passare, ma dato che nel corridoio saremo in una trentina incomincia ad incazzarsi. ma cosa pensi tesoro, che noi siamo qui perchè è un gran bel corridoio?
Incazzata 'sta qui decide di tirare il contenuto del suo bicchiere a muzzo, e ovviamente chi becca? esatto. incazzata nera, il mio neurone numero uno mi urla "schiaffo!" e prima che il neurone numero due possa intervenire dicendo "cazzata!", le ho già tirato un ceffone. questa non reagisce, e se ne va. bah.
poi arriva uno spagnolo, che mi chiede se parlo lo spagnolo, io gli rispondo "un pochino" e sto qui tutto felice mi infila la lingua in bocca. gran bella lingua lo spagnolo! in tutti i sensi!

alla fine, tra un tipo osceno che cercava di addescarmi, il siciliano che girava con del salame appeso al collo e una caciotta in mano, una moldava che non sapeva dove si trovasse e uno che vomitava dal balcone del 4 piano, la serata passa. io e gli altri ci mettiamo a dormire che sono le 6.
dopo 4 ore suona la sveglia, io sono così stanca che piuttosto di cambiarmi mi sono fatta il viaggio in treno in pigiama e la casa è ridotta uno schifo. per camminare devi usare una forza almeno tre volte superiore alla norma. troviamo gente che dorme ovunque, e a terra tutto il possibile.

ora sono qui, che sembro uno zombie che soffre di postumi e mi chiedo come avrà fatto il tizio imbucato di 50 anni a sopravvivere ad una serata del genere.

vado in coma, a domani.

22.3.11

Fottiti.

Eccomi di nuovo qui.

Sono furiosa, con me stessa ma soprattutto con te.


Sì, te.

Anche te che stai leggendo stronzo. Magari non ti conosco eh, ma sei
stronzo lo stesso.

Sapete cos'è la cosa peggiore del mondo? L' incertezza.

Quella sensazione di continuo dubbio che ti corrode l' anima. Insomma, ma io che cazzo ti ho fatto? No dimmelo, magari esce fuori che ti ho tirato sotto il cane o che da piccoli ti rubavo le caramelle, allora avresti anche ragione a trattarmi così.  Resta il fatto che io valgo molto di più. E sono stufa di farmi trattare così. Un momento prima ci tieni, quello dopo mi ignori. Prima si parla, poi ci si toglie il saluto. Ma dico, sei coglione?

Fai un sacco di piccole cose che fanno pensare, magari senza accorgertene. Altre volte sei così scemo che mi viene la voglia di tirarti una scarpa in testa. Per non parlare dei tuoi gusti! Cazzo, ma di secondo nome si chiama Photoshop? No perchè è stata più ritoccata la sua faccia della piantina di casa mia.

Ma da oggi si cambia, se ci tieni scrivimi. Se non lo fai ti affronto faccia a faccia, e non sarò clemente, anzi. Ti spaccherò la faccia a furia di bastardate, ti sfonderò a parole. Sono proprio curiosa.
Perchè tanto lo so che in realtà te ne sbatti di me, che lo fai perchè non hai le palle di dirmi quello che in realtà pensi. Oppure ti diverti semplicemente a giocare con me, come se fossi una bambola di pezza che non prova sentimenti. BLOODY SON OF A BITCH, SORRY MISSES.
E lo sai che sono capace di calpestarti e andarmene senza mai voltarmi indietro e che il mio orgoglio mi porterà a rimuovert. Sarai solo un filo d'erba in un prato. Uno tra tanti. Come sei sempre stato fino a poco tempo fa.

E non mi dispiacerà lasciarti indietro, perchè tanto una volta arrivata alla soglia massima, ti cancellerò dalla mia vita. Perchè alla fine non cambierà nulla. Ho vissuto 18 lunghi anni senza di te e non sono morta, continuerò così. Ma sappi che alla fine di tutto questo io uscirò vincitrice.


Ciao bastardo (e ciao stronzo che legge), alla prossima.

20.3.11

Terrore

quella che vado a narrare è una storia vera.
questa sera, come tutte le sere, mi reco dalla mia migliore amica che vive a un solo isolato da casa mia.
dato che stasera lei doveva ancora farsi la doccia, ho deciso di sedermi su una panchina sotto casa sua a fumarmi una sigaretta aspettando che lei finisse.
Ad un certo punto la mia canzone finisce, faccio per scegliere la prossima, quando sento un ringhio.
non un ringhio di cane, bensì un ringhio umano.
avete presente quel ringhio rauco e gutturale che si fa quando hai la gola secca? ecco una cosa simile.
inizialmente non mi preoccupo, pensando ad un gatto di quelli che in calore emetto stridii tipo bambino che grida...
invece, d'un tratto alzo lo sguardo e vedo una figura nera al bordo della luce emessa dal lampione.
dovete sapere che nella piccola piazza dove sono solita passare le mie giornate c'è un piccolo campo d'erba con delle panchine e di fronte ci sono dei giochi per bambini in un piccolo recinto di legno.
subito dopo il recinto c'è un prato di grandi dimensioni... o meglio, non è piccolo e nemmeno maestoso, diciamo di dimensioni degne per essere chiamato prato. questo suddetto prato, non ha nemmeno un lampione e quindi la sera non si vede nulla.
proprio da questa zona d'ombra esce fuori una sagoma che ondeggia, si muove trascinando una gamba e ringhia. sì, ringhia. quei ringhi particolarmente paurosi che mettono strizza alle ragazzine dalla fervida immaginazione come me. infatti, inizialmente penso ad uno zombie come quelli di cod in "kino der toten".
impaurita me ne sto sulla panchina cercando di capire cosa o meglio chi mi sta venendo incontro. era  a 10 metri da me quando la luce lo illumina abbastanza per farmi capire che era un ubriacone. intanto lui continua a ringhiare in modo rauco, forte quasi stesse urlando.
mi guardo intorno e vedo che comunque sono sola, e allora diffidente mi alzo e velocemente (non correndo eh) arrivo al citofono della mia amica e lei mi fa entrare.
salgo su le spiego la situazione e poi dopo che lei si è preparata scendiamo. anche perchè a dirla tutta la piazza in cui siamo cresciute è famosa per droga, spacci e azioni violente di tanto in tanto. una normalissima piazza di periferia. quindi un pò ci siamo abituate, e comunque sappiamo che di lì a poco ci avrebbe raggiunto il gruppo.
scendiamo, e sentiamo di nuovo questo urlo-ringhio in lontananza. vediamo davanti al bar dell' angolo una volante dei carabinieri, deduciamo quindi che sono intervenuti e l' hanno allontanato.
tranquille ci sediamo a fumare e chiacchieriamo per un po'. arriva però il solito gruppo di ragazzi che, anche se li conosciamo, non frequentiamo, e decidiamo quindi di lasciare loro la solita zona e andare alle panchine. ad essere sincere, per quanto ci fossimo prese male prima, parlando del più e del meno ci siamo quasi dimenticate del tizio.
mentre ci apprestiamo alle panche, sentiamo di nuovo quel ringhio provenire dal parcheggio accompagnato da un ringhiato gutturale che dice "uccidetelo" e "uccidetemi". queste parole però vengono ragliate come a sillabe in un grottesco "uc...ci...de...te...lo..." .
prese ancora più male ci fermiamo quando questa figura sbuca di nuovo a pochi metri e corre verso di noi senza motivo. terrorizzate (ammettiamolo) corriamo a nostra volta verso il bar. l'ubriaco smette di correre e cammina nuovamente strisciando la gamba con le mani in avanti (vi giuro era la postura vera e propria degli zombie dei film, solo un pò più composta) verso il bar diventando come violento, ogni ramo di albero viene spostato con ferocia e il ringhio diventa arrabbiato e non più lugubre. le parole ora sono "as...sas...si...no as...sas...si...no..."
Noi giustamente entriamo nel bar, e dalla porta lo vediamo aggrapparsi ad un cespuglio, poi urlando distruggerlo quanto riesce nelle sue condizioni e dopodiche accasciarsi su un gradone e rimanere immobile.
noi approfittiamo del suo crollo e ci avviamo verso casa decidendo che "no, non è serata" mentre i gestori del bar chiamano nuovamente i carabinieri.

lo so, forse non è una cosa di cui avere paura o spaventarsi, ma vi assicuro che non è stato piacevole. proprio no.

Vivant omnes virgines faciles et formosae

Sesso.
Questo post verterà intorno al sesso.
ieri sono stata con un mio amico in un sexy shop (leggi posto di perdizione) e ho visto così tanti peni, vibratori, porno, aggeggi dal dubbio utilizzo e frustini in cuoio che ora mi sento depravata.
vi domanderete: perchè la nostra innocente ela è finita in un sexy shop? 
per comprare un vibratore. sì, un vibratore. Uno di quei cosi che usi per rimpiazzare un ragazzo incapace. 
Mentre il mio amico riceveva dubbi inviti sul provare insieme al gestore il vibratore comprato, io leggevo qua e là le scritte che balzavano di più all' occhio.
la peggiore? 
hai vent'anni e vuoi trovarti un lavoro onesto? chiama il -inserite numeri a sentimento- e ti faremo sapere entro 24h la data del provino.

lavoro onesto? su un giornale in cui in copertina c'è una ragazza ignuda che dimostra 22 anni con un vecchio che le fa una visita ginecologica?
mi dicono.

mentre riflettevo se chiamare o meno per un provino il mio amico mi chiama a provare il vibratore, solo con le mani eh. E' così forte che temo di perdere la sensibilità alle dita.
Usciamo.
arrivati alla prugna-machine, chiudiamo il fallo del delitto nel bagagliaio, e ce ne andiamo spensierati cantando canzoni e parlando di misure auree. 
"lo sai che dalla punta del medio fino alla base del palmo è la misura del tuo pene?"



Secondo voi è tanto sconveniente pensare che sia stato uno dei momenti più felici degli ultimi mesi?
momento che comprende anche quando abbiamo preso la pizza mentre tutti, e dico tutti, ci fissavano perchè eravamo andati a vedere a che ora apriva il sexy shop.

chiudo con una notizia flash: avere un vibratore deve essere divino.
Sono certa che la festeggiata ( leggi ha fatto la pudica sconvolta )  che ieri l' ha ricevuto in regalo oggi gira con un sorriso da qui a catanzaro.

3.3.11

Appunti Romantici

Romanticismo  


Dalla sconfitta del nano (non berlusconi) alla fine dell' 800
se si parla di   c'è motivo di parlare di   nei paesi.

eventi:
inizia con la sconfitta del nano a waterloo
genialità bellica (ma dove?! ricordiamoci della spedizione in russia! Epic fail!)
aveva un famiglia enorme e ha messo tutti i fratelli sui troni dei paesi che ha conquistato
con il concludersi della "vicenda napoleon" i letterati entrano nell' era  
Slogan  : puliti dentro, belli fuori (plin plin)
      └>Mangiavano bene e vivevano in modo salutare (buondì!)
 : incominciano (dopo gli orrori della guerra e le molteplici morti) a pensare al cuore e all' anima, che portano alla rivalutazione dei sentimenti. tendono all' infinito e all' assoluto.
per gli  solo il concreto, la materia è importante
la forte critica dei  ai   era volta all' esistenza terrena e alla manifestazione di fede


nell' età dell'  non si sentivano legati al paese d'origine, anzi.
mentre i   mirano alla costruzione di una patria, perchè napoleone aveva portato le grandi idee rivoluzionarie negli altri paesi.
Idee rivoluzionarie: libertà, uguaglianza e fratellanza. (toh guarda! mi ricorda qualcosa u.u)
in nome di queste idee rivoluzionarie i popoli si rivoltarono al nano (che pirla!! "viva la libertà" e poi ti occupo lo stato!) 
il   vive le passioni e le intende come $ interiore (bella cosa! "5 €" "Eh, ma io sono ricco dentro!!")
borghesi pratici: guadagno e realizzazione di un utile.
Vittimismo: io sono grande, chi mi circonda è uno stronzo.
(ecco perchè madre mi da sempre della vittimista! yeah vittimists are great!)
Gli eroi   (es. werther) hanno delle malattie interiori (leggi mentali) e pongono fine alla loro vita. (minchia che geni del male!!! )

fiumi di parole scritte sulle maggiori stampe dell' epoca.
i_____________i         
            |
            v
          
           [  ] Fiumi di parole mitragliate sopra un foglio
                   resto fermo qua per non perdere l' orgoglio
                   io voglio aprile, rose bianche e primavera
                   voglio fermare il mondo e chiederti com'era...  [/  ]


[Che cosa nerd che ho fatto ahahahaha chi la capisce vince una sua statua grandezza naturale in piazza duomo!]
                                                                                                                                

1.3.11

Help me! I'm alive!

Ho pensato che una piccola presentazione fosse d' obbligo, dato che se siete qui siete in procinto di farvi una valangata di cazzi miei.

Mi chiamo Ela, e sono stata trovata sotto un cavolo il 13 novembre del '91 - un anno che insieme alla sua decade si piazza tra i mitici '80 e questi insipidi 2000.
Vivo in quella famosa metropoli che è Brugherio, conosciuta da tutti  per... per... vabbè abbiamo un ottimo gelato alla Big Babol eh. Mica Cheiz.
Del passato so che non si cancella e ti segue sempre come un professore di storia particolarmente esigente: Ti insegna tante cose eh, ma che due coglioni!
Del presente so che sono alla ricerca di un po' di buon senso, e fidatevi,il mio è campione imbattuto di nascondino dal  1996.
Del futuro so che prima o poi il mondo finirà; -e dio!- quante risate mi farò.
sONO UNO SPIRITO LIBERO CHE VIVE NEL SUO MONDO DI TRIP, COLORI E MUSICA. nON NECESSITO DI NULLA SE NON DELLE MIE MATITE COLORATE, mR. pOD E IL MIO BLOCCO DA DISEGNO.
dOVREI SFORZARMI DI TROVARE UNA CONCLUSIONE FANTASTICA PER QUESTO PRIMO POST, ma semplicemente sticheiz.

We are FAMILY

Ed eccoci qui, ad affrontare la normale routine di casa mia.
Dopo un pomeriggio di studio intenso (leggi cazzegio) scendo giù pronta a gustarmi un buon piatto di pasta, e non la solita sola di carne schifosa. Totalmente assorta nei miei pensieri (*aaaah, pasta!*) non mi accorgo della ciospa, e a momenti ci inciampo sopra. Dovete sapere che la "ciospa" altri non è che la mia sorellina descritta dai più con un angelo biondo, dolce e coccoloso. In realtà è satana in rosa pastello.
Per la precisione è l' esserino che da qualche mese a questa parte sta entrando in una precoce demenza adolescenziale. Molto precoce, molto demente.
Seduto poco più in là c'è "racchio" mio fratello di 14 anni tutto preso a parlare con gli amici mentre gioca a COD. non se la farà mai una ragazza, fidatevi. e nel caso il miracolo avvenga sarà una nerd di proporzioni galattiche.

tornando a me: entro in cucina con fare sicuro e ORRORE! non c'è nulla da fagocitare! nulla!
cerco con lo sguardo madre che è tutta presa dal tg5, così presa che potrei compiere harakiri dinanzi a lei e la cosa non la tangerebbe per nulla. frugo nei svariati posti dove madre nasconde le porcate, nascoste dai raid notturni di padre, afferro qualche cosa di super calorico e me ne torno nel mio regno.

Metto una postilla: noi guardiamo solo programmi di alto spessore culturale (leggi cartoni animati e telefilm per giavani ragazze con gli ormoni che ballano la salsa) e il tg5. Il tg5, il grande nemico dell' informazione. e lo guardiamo solo perchè è preceduto e seguito da programmi di interesse comune (leggi quia sic mater voluit).

Dopo essermi fatta un giro nella piazza dei cazzi altrui - facebook - sento la voce da orco di mio padre che mi intima di portare il reale grande gluteo a tavola che "è pronto, ed è buonissimo". Amare lacrime scendono sulle mie guance: ho già capito, si mangia l' ennesima sola di carne sbruciacchiata.l' unica cosa che madre può riuscire a produrre in così poco tempo. sigh.